Celestina Dominelli ha pubblicato sul “Il Sole 24Ore” del 20/2/2020 un articolo riportando il messaggio formulato da Giuseppe Pasini, Presidente del gruppo tecnico Energia di Confindustria, nel corso dell’audizione davanti alla Commissione Attività Produttive della Camera.

Vi diamo un estratto dell’articolo:

“Il ruolo strategico del gas, complementare allo sviluppo elettrico, nel futuro del sistema energetico è stato anche ribadito nel nuovo programma presentato dalla neo presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, che prevede investimenti molto significativi per ridurre le emissioni del 55% dal 2020 al 2030”, spiega Pasini al Il Sole 24Ore, “e la scelta della Germania di procedere con il raddoppio del Nord Stream è un’ulteriore conferma della direzione intrapresa dall’Europa”.

“L’Italia, dunque, non può rimanere indietro e deve rafforzare gli sforzi per consolidare e diversificare ulteriormente gli approvvigionamenti” “è il ragionamento consegnato da Pasini ai parlamentari riuniti in Commissione”. […..]

L’articolo mette in evidenza che “il pericolo, dunque, è evidente perché la Penisola, pur disponendo di posizione strategica che la candida ad essere l’Hub naturale del gas in Europa, rischia di essere, lamenta Pasini, un’isola nel sistema comunitario”. […..]

“Il governo italiano – prosegue Pasini – deve far valere questa situazione nelle sedi di confronto con le Istituzioni europee altrimenti tutto il vantaggio, conseguito dal nostro Paese sul piano energetico prima di tanti altri Stati del Vecchio Continente, rischia di essere annullato”. “Da qui, la necessità di adottare misure nel breve e medio termine che combinino il raggiungimento degli obiettivi ineludibili di decarbonizzazione con l’eliminazione dei gap competitivi e che spaziano, chiosa Pasini, “dal rafforzamento dell’integrazione con il sistema elettrico alla diffusione del gas (anche quello green) nei trasporti, dal potenziamento delle infrastrutture allo sfruttamento della produzione nazionale del gas. Senza tralasciare sul piano europeo, la necessità di rimuovere le barriere tariffarie esistenti”.