Installare una pompa di calore nel 2025 è un investimento strategico per aziende, uffici e spazi commerciali che desiderano ridurre i costi energetici e migliorare la sostenibilità. Grazie ai numerosi bonus fiscali e agli incentivi statali, è possibile recuperare una parte significativa dell’investimento iniziale. In questa guida approfondiamo le normative aggiornate, i requisiti tecnici e le diverse casistiche per accedere ai contributi.
Requisiti per Ottenere i Bonus Pompe di Calore 2025
Per beneficiare dei bonus fiscali 2025 dedicati alle pompe di calore, è fondamentale rispettare una serie di requisiti stabiliti dalle normative vigenti:
- Classe energetica: la pompa di calore deve avere una classe minima pari ad A+ (ErP) per essere ammissibile agli incentivi.
- Rendimento minimo: devono essere rispettati i valori minimi di COP (Coefficient of Performance) e SCOP (Seasonal Coefficient of Performance) stabiliti da ENEA.
- Tipologia di intervento: sono incentivati sia la sostituzione di impianti di riscaldamento esistenti con pompe di calore, sia l’installazione ex novo se parte di un progetto di efficientamento energetico.
- Installazione certificata: l’impianto deve essere installato da professionisti abilitati secondo la normativa vigente (D.M. 37/08).
- Comunicazione ENEA: entro 90 giorni dalla fine lavori, è obbligatorio trasmettere la dichiarazione ENEA per accedere ai benefici fiscali.
Esempio: un ufficio di 300 mq che sostituisce una vecchia caldaia a gas con una pompa di calore aria-acqua ad alta efficienza può ottenere la detrazione del 65% prevista dall’Ecobonus.
Vuoi capire come funzionano le pompe di calore? Leggi la nostra Guida Completa.
Vantaggi degli Incentivi Fiscali per le Aziende
Le agevolazioni fiscali non sono rivolte solo ai privati: anche le imprese possono beneficiarne per ridurre il costo degli interventi e ottimizzare i consumi energetici. Tra i principali vantaggi troviamo:
- Ecobonus 65%: detrazione fiscale per la sostituzione di vecchi impianti con pompe di calore ad alta efficienza.
- Detrazione 50% Bonus Casa: per lavori di ristrutturazione che comprendono l’installazione di pompe di calore.
- Conto Termico 2.0: incentivo a rimborso diretto per interventi su edifici esistenti.
- Credito d’Imposta Transizione 4.0: per aziende che investono in sistemi di climatizzazione efficienti all’interno di processi produttivi.
“Secondo ENEA, grazie ai bonus fiscali, nel 2024 il 45% delle aziende italiane ha scelto sistemi a pompa di calore per ridurre i consumi energetici.”
Casistiche e Normativa di Riferimento
Ecobonus 65%
- Valido per interventi su edifici esistenti destinati ad uso produttivo o commerciale.
- La detrazione può essere ripartita in 10 anni e riguarda fino al 65% delle spese sostenute.
Detrazione 50% (Bonus Casa)
- Rivolta a lavori di manutenzione straordinaria o ristrutturazione che comprendono pompe di calore.
- Adatta per uffici e locali commerciali che rientrano in progetti edilizi più ampi.
Conto Termico 2.0
- Incentivo a fondo perduto che copre fino al 65% delle spese per la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale.
- Il contributo viene erogato direttamente sul conto corrente dell’azienda.
Credito d’Imposta Transizione 4.0
- Dedicato alle aziende che rientrano nei piani di ammodernamento e digitalizzazione previsti dal PNRR.
- Incentiva l’acquisto di pompe di calore integrate in processi produttivi intelligenti.
📑 Normativa di riferimento: Legge di Bilancio 2025, D.Lgs. 28/2011, aggiornamenti ENEA.
FAQ
Ecobonus 65%: Requisiti e Benefici
Quali pompe di calore sono ammesse e come presentare la pratica ENEA.
Detrazione 50% e Bonus Casa: Come Funzionano?
I casi in cui è possibile richiedere la detrazione per lavori di ristrutturazione.
Come Richiedere i Contributi per le Pompe di Calore?
Procedura, documentazione necessaria e tempi di erogazione.
Quali spese sono ammissibili?
Acquisto, installazione, progettazione e pratiche burocratiche.
Ci sono limiti di spesa per aziende?
Sì, definiti dalla normativa e variabili in base alla tipologia di intervento.