La progettazione degli edifici è profondamente legata al periodo storico e all’evoluzione sociale, alla cultura e alle tendenze. La tecnologia e le normative sono dei grossi influencer ma sono, soprattutto, le esigenze e le trasformazioni delle richieste ambientali ad essere, da sempre nell’architettura, il maggior elemento trainante.

Oggi si parla di bioarchitettura finalizzata alla progettazione di edifici in cui le persone vivono in un ambiente confortevole e protettivo per la propria salute. La filosofia della bioarchitettura è nata verso la fine degli anni ’70, promossa anche dalla crisi energetica del 1973. Fin dai primi anni ’90 molte opere importanti di ingegneria civile sono state progettate con l’utilizzo di materiali come la ghisa, l’acciaio, il calcestruzzo e il vetro.

L’edificio deve essere posizionato in un ambiente dove ci sia armonia tra uomo e natura. Ne è un esempio la Villa Savoye dell’architetto svizzero Le Corbusier, costruita tra il 1928 e il 1931. La villa si integra nella natura, i percorsi esterni si congiungono a quelli interni, l’aria è pulita perché sanificata dagli alberi e dal verde che la circonda. Le finestre si snodano da un punto all’altro della facciata e diventano fonte di luce naturale.

Oggi si parla di bioarchitettura, con il passaggio dalla progettazione meccanica a quella digitale, utilizzando i calcolatori blob, software potenti che permettono di creare nuove forme geometriche nelle quali possono essere accolti tutti gli elementi perché l’edificio possa essere sempre più ecologico, pur arrivando a una nuova estetica che deve essere compresa e apprezzata.

La creatività è sempre finalizzata a progettare edifici che non dimenticano il passato, che si integrano nei nuovi ambienti con l’obiettivo principale di poter far vivere bene e fare trionfare la bellezza.

Sono edifici che contengono nuovi materiali, ecologici e riciclabili, che tengono presente lo sviluppo della nuova impiantistica, delle nuove esigenze di fonti energetiche diverse e di energie rinnovabili, in linea con le normative europee che chiedono di raggiungere la costruzione di edifici ad energia zero nel rispetto di una pianificazione cha parte dal 2025, 2030, 2040 fino al 2050.

Apen Group si è già dotata di strumenti digitali di macchine 4.0 e sta continuamente aggiornando la progettazione dei prodotti con strumenti digitali sempre più innovativi e coerenti con gli obiettivi sopra descritti.