Sarà sempre l’uomo il vero padrone del lavoro con la sua mente, la sua intelligenza, la sua creatività.

L’uomo è l’autore della trasformazione dalla fabbrica del passato a quella dell’industria 4.0, della sperimentazione di progetti innovativi guidati dall’intelligenza artificiale, dal mondo IOT e dall’evoluzione delle attività digitali e dei nuovi utilizzi dei Big Data.
Dobbiamo cavalcare l’onda e fare della formazione il cardine di questo cambiamento.

Il Politecnico di Milano ha guidato la nascita di MADE, il Competence Center, sull’industria 4.0.
Nato con la collaborazione di 39 firme di provider tecnologici, consulenti, integratori di sistema, esperti della formazione e Inail, insieme alle università di Bergamo, Brescia e Pavia e 22 milioni di finanziamento triennale complessivo (11 dal Ministero dello Sviluppo Economico e 11 da privati);  14 destinati ad attrezzature e personale e 8 a progetti di ricerca applicata e trasferimento tecnologico.

Marco Taisch, Presidente del Competence Center ne indica gli obiettivi: diventare un centro di competenza internazionale per il settore manifatturiero in grado di fornire alle imprese i servizi necessari, dall’orientamento alla formazione, che consentano di affrontare la digitalizzazione 4.0 dei processi produttivi.

Non possiamo nasconderci nella fabbrica del passato; la fabbrica 4.0 è il treno del futuro; i Big Data, il Cyber Security, la manutenzione in remoto e la robotica collaborativa possono aiutare a migliorare I processi di assemblaggio, il monitoraggio degli impianti, rendendoli sempre più sicuri, economici ed efficienti.

Il nuovo Centro avrà sede alla Bicocca nel Campus Bovisa Durando del Politecnico di Milano e sarà attivo a partire da fine settembre 2019.
L’aspetto interessante è che è nato come punto dì riferimento per le piccole e medie imprese, che rappresenteranno l’80% delle imprese nazionali, che saranno contattate una alla volta quando il Centro sarà costituito.

Questa iniziativa fa finalmente ben sperare per come fare interagire uomo macchina, sia attraverso le numerose ore di formazione, sia attraverso il supporto alla ricerca e all’innovazione ottica.

Certamente il lavoro cambia. Noi imprese siamo direttamente coinvolte a capire come possiamo sostenere i nostri lavoratori a cambiare il metodo di lavoro, ad usare strumenti diversi per elaborare nuovi dati.

La festa del lavoro sia davvero uno stimolo ad a andare verso nuove frontiere. Scopriamole insieme!