Il giorno 8 gennaio 2019 l’Italia ha presentato a Bruxelles ”Il Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima”, che prevede la riduzione di emissioni di CO2 al 2030. Diversi sono gli interventi da fare e le tempistiche sono molto brevi. Il piano definisce gli obiettivi generali:

– Una percentuale di produzione di energia da FER (Fonti di Energia Rinnovabile) nei Consumi Finali Lordi di energia pari al 30%

– Una quota di energia da FER nei Consumi Finali Lordi di energia nei trasporti del 21,6%

– Una quota di energia da FER nei consumi finali lordi per riscaldamento e raffreddamento +1,5%

– Una riduzione dei consumi di energia primaria rispetto al PRIMES 2007 del -43%

– Risparmi consumi finali tramite regimi obbligatori efficienza energetica -0,8% annuo

È prevista quindi una grande crescita del fotovoltaico, una riduzione dei consumi e delle emissioni nel settore residenziale e terziario, la decarbonizzazione dei trasporti con l’incremento dei rinnovabili, un aumento dell’elettrificazione del  +1,6% tra trasporti, residenziale e terziario, per arrivare ad una riduzione della dipendenza energetica dal 77% al 63%.

I risultati dovrebbero essere raggiunti con nuove infrastrutture e nuovi impianti, con conseguente riduzione degli oneri per consumatori e imprese.

Sono previsti interventi per la sicurezza energetica per il settore gas, il settore elettrico ed i prodotti petroliferi; gli attuali incentivi come il Bonus gas e il Bonus elettrico saranno sostituiti con un nuovo Bonus energia.

L’Italia si è impegnata a raddoppiare i fondi pubblici per la Ricerca e Sviluppo dell’Energia Pulita e a favorire le imprese per l’incremento delle nuove tecnologie di prodotto e processo, nella transazione energetica, introducendo sistemi e modelli organizzativi e gestionali di supporto.

Gas rinnovabili, energia elettrica sfruttando il moto dell’acqua, trattamento del Bio Metano, sempre meno gas con l’utilizzo crescente del sole e del vento, impianti di iniezione in rete di idrogeno previa una miscelazione in rete di gas naturale, sistemi di automazione, Smart Gas Grid capaci di gestire in modo intelligente le reti, lettori di pressione e di temperatura, trasmettitori di misura messi sui punti critici delle reti, sono interventi complessi.

Sarà tutto pronto per rispettare le scadenze indicate nel Piano Nazionale Integrato Energia e Clima proposto e inviato a Bruxelles?

Se la risposta fosse “SI” sarebbe davvero una rivoluzione.

Vorrebbe dire che le reti di trasporto e di distribuzione si sono organizzate, sono diventate flessibili e si sono adeguate a condizioni di servizio.

Vorrebbe dire che i regolamenti, le autorizzazioni, sono arrivati nei tempi utili.

Vorrebbe dire che il mercato è pronto a ricevere nuovi prodotti.

Vorrebbe dire che è stata svolta adeguatamente la formazione per avere tecnici dotati di nuove competenze.

Un grande impegno viene quindi chiesto a tutti e Apen Group si sente coinvolta in questo passaggio, come pure le altre imprese.

Abbiamo però bisogno di certezze, per individuare gli obiettivi e definire le strategie, pianificare gli investimenti e gli interventi per crescere, analizzare i rischi e le criticità.

I tempi così stretti non ci sono per progettare, produrre, vendere ed essere accettati dal mercato.

Iniziamo un cammino che ci porti a dei risultati veri e tangibili. Lavoriamo tutti, Società di Ricerca, Enti Pubblici, Produttori e Distributori di energia, Governi e altri operatori del Mercato per iniziare il vero percorso che protegga la nostra salute e la nostra Terra che ci è stata regalata.