“Aprile dolce dormire”.
È il proverbio più noto che ci introduce al nuovo mese di aprile dopo un marzo che anche quest’anno si è rivelato pazzerello e bizzarro.
Il proverbio mi ha fatto riflettere sulla necessità del nostro corpo, che ci suggerisce di fare un po’ di relax dopo la rigidità dell’inverno; le nostre difese immunitarie sono state particolarmente sollecitate a combattere contro influenze e altro..
Ma come possiamo far collaborare relax e impegni di lavoro, impegni sociali e familiari?
Rispondiamo e inviamo messaggi attraverso i social; siamo incollati al telefono anche mentre stiamo guidando e il traffico ci impone di fare lunghe code e arriviamo tardi agli appuntamenti.
Oggi non è solo il primo giorno di aprile, ma anche il primo giorno della settimana, dopo il weekend.
Se siamo stati fortunati abbiamo avuto la possibilità di fare una bella passeggiata o una gita in bicicletta o fuori porta e ci siamo immersi nella bellezza della rinascita del verde della natura.
Se non abbiamo avuto questa possibilità, troviamo comunque qualche altra occasione per fermarci, respirare e meditare, lasciando scivolare via le nostre ansie da prestazione, preoccupazioni e problemi irrisolti o nuovi che dobbiamo affrontare.
Potremmo avere la percezione del tempo che passa e sentire che il nostro operato acquista maggior valore nella cooperazione piuttosto che nella competizione. Anche se la comunicazione, l’evoluzione delle tecnologie, l’intelligenza artificiale, la digitalizzazione sempre più ci spingono ad essere dei numeri uno, nulla potrà mai toglierci il valore umano del nostro operato, perché la nostra razionalità si completa con i sentimenti.

Non è che queste brevi pause di relax magari ci faranno star meglio e dormire sonni più tranquilli?

 


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